Vi siete mai posti la domanda perché i latticini, i formaggi e i prodotti da forno oltre ad essere oggettivamente molto buoni, creano una forte dipendenza da cui è difficile rinunciare?
Vi siete mai chiesti perché questi alimenti oltre a creare una forte dipendenza, sono anche dei potenti immunostressogeni, cioè creano infiammazione di basso grado attivando le citochine della cascata infiammatoria, regalandoci o sostenendo la famigerata sindrome da permeabilità intestinale?
La spiegazione è semplice ed è da ricercare nella produzione di 2 molecole interessanti che si producono durante la digestione della caseina e del glutine.
Parliamo delle caseomorfine e delle gluteomorfine.
La realtà è che siamo circondati da droga ogni giorno, addirittura è il nostro stesso organismo a produrla: le endorfine ne sono un esempio.
I cereali come la segale, il frumento, il kamut, l’orzo, il farro ed i loro derivati sono tutti accomunati da un unico grande denominatore comune: la presenza del glutine.
Le proteine del latte, invece, sono rappresentate da due grandi categorie: le sieroproteine (circa il 20%) e le caseine (circa l’80%). Queste ultime a sua volta si possono ulteriormente suddividere in α,ß, γ e k-caseine, di cui le ß rappresentano circa il 30% delle caseine totali.
Una volta ingeriti dei latticini o alcuni dei cereali citati prima, gli enzimi digestivi possono processare il glutine e le ß-caseine, dando vita rispettivamente alle gluteomorfine e alle ß-caseomorfine (composti simili alla morfina ma derivati dal glutine e dalla caseina).
I recettori per gli oppiodi sono espressi un dappertutto nel nostro corpo, ma in particolare nel sistema nervoso centrale e lungo il tratto gastrointestinale, dove modulano la motilità enterica, la produzione di muco, di ormoni e le cellule del sistema immunitario intestinale: le cellule enterocromaffini in diretta comunicazione col nervo vago (asse intestino-cervello).
Diversi studi evidenziano come sia le gluteomorfine, che le caseomorfine siano in grado di legarsi con estrema affinità a questi recettori, determinando stanchezza, alterazione dello stato ansioso, senso di annebbiamento, sonnolenza, predisposizione all’insorgenza di allergie e intolleranze e indurre stati di infiammazione cronica di basso grado.
Questo è anche il motivo perché in pazienti affetti da neurodiversità (ASD, ADHD, ecc.) è fondamentale una dieta priva di glutine e caseina!